VANVERA

Cronache di maggembre

Per la serie “Questioni di cui a nessuno frega una mazzafionda”
di Eleonora Boscariol

 

Questo maggembre è stato duro per tutti. La pioggia battente delle ultime settimane ha infradiciato tanti di quei cervelli da poterci riempire i bidoni dell’umido di tutto il mio quartiere.

Le cose peggiori che sono successe?

  1. Salvini ha fatto rimuovere lenzuola di protesta dai balconi dei milanesi e poi ha invocato la Madunina nei comizi: perché i populismi da piazza fanno sempre presa.
  2. L’Alabama ha firmato la legge che vieta l’aborto, anche in caso di stupro. Siamo sulla scia di un totalitarismo del corpo femminile che mi fa vomitare, e non voglio immaginare cosa riservi il futuro. Pensavate che i romanzi distopici degli ultimi settant’anni, da Orwell alla Atwood, fossero un tantino esagerati? Neanche tanto.
  3. Casa Pound is the new black, mi pare di capire. Ed è tutto sottilmente tollerato. Prima provano ad entrare al Salone Internazionale del Libro di Torino, ma da lì vengono cacciati a calci in culo. Il mio Comune invece no, il mio Comune è differente, è più aperto ed accogliente, tanto da concedere al neofascio (che comunque puzza di vecchio) la sala dell’ex Convento di San Francesco. Per cosa? Per la presentazione di un libro sulla corruzione delle ONG nella questione migranti. Ah, dimenticavo: l’autrice è Francesca, esperta di unghie laccate.
  4. Una mia cara amica ha perso il lavoro. Insegnava, per l’appunto, italiano ai migranti: quelle come lei non servono più. Il mio è un Paese propenso a disintegrare, più che integrare, le identità. Quelle di tutti, mica solo dei migranti, anche quelle di chi qui ci è nato e cresciuto.
  5. In Croazia c’è stata una tempesta di plastica, ma secondo Libero quella dei Fridays For Future è Gretina.
  6. A breve ci saranno le elezioni europee e l’affluenza alle urne sarà come sempre più bassa del dovuto. Pronostico di ciò che si evincerà dalle statistiche: alcuni hanno votato, gli altri erano a Cantine Aperte. Sul risultato (prevedibile) inutile pronunciarsi.
  7. Bocciato l’emendamento bipartisan per la riduzione della Tampon Tax. Continueremo a comprare tampax tassati come beni di lusso. Perché della sopracitata tempesta di plastica è anche un po’ colpa della femmina inquinante. Ficchiamoci su una coppetta mestruale e silenzio, ragazze.
  8. A Palermo una prof è stata temporaneamente sospesa dal servizio perché stava insegnando ai suoi ragazzi a pensare. Non a studiare. La matematica, l’italiano, la storia. A sviluppare pensieri critici esponendo le proprie idee senza condizionamenti né slogan imparati a memoria dalle bocche degli altri. Quello che ci si aspetta da ogni insegnante, insomma. Ma a qualcuno questo non è andato granchè bene. Anche questa, in qualche modo, è censura. D’altra parte siamo, secondo i rapporti della Freedom House, un Paese “partly free”. E questo vale un po’ per tutto.

Ha piovuto per giorni, non accenna a smettere. Il sole, se mai tornerà, sortirà su di me lo stesso effetto della luce sui vampiri. E soffro, perché ormai dopo maggembre mi aspetto giunnaio. O forse sarà peggio avere a che fare con quelli che “Oh, con questo caldo non si respira!”.

 

di Eleonora Boscariol